L’immigrazione
di massa è un fenomeno le cui cause sono tutt’oggi abilmente
celate dal Sistema e che la propaganda si sforza falsamente di
rappresentare come inevitabile. Con questo articolo intendiamo
dimostrare che non si tratta di un fenomeno spontaneo. Ciò che si
vorrebbe far apparire come un frutto ineluttabile della storia è in
realtà un piano studiato a tavolino e preparato da decenni per
distruggere completamente il volto del Vecchio continente.
Pochi
sanno di un oscuro personaggio di cui la massa ignora l’esistenza,
ma che i potenti considerano come il padre fondatore dell’Unione
Europea. Il suo nome è Richard Coudenhove Kalergi. Egli muovendosi
dietro le quinte, lontano dai riflettori, riuscì ad attrarre nelle
sue trame i più importanti capi di stato, che si fecero sostenitori
e promotori del suo progetto di unificazione europea. Nel 1922 fonda
a Vienna il movimento “Paneuropa” che mira all’instaurazione di
un Nuovo Ordine Mondiale basato su una Federazione di Nazioni guidata
dagli Stati Uniti. L’unificazione europea avrebbe costituito il
primo passo verso un unico Governo Mondiale. Dopo la Seconda Guerra
Mondiale Kalergi, grazie ad una frenetica e instancabile attività,
nonché all’appoggio di Winston Churchill, della loggia massonica
B’nai B’rith e di importanti quotidiani come il New York Times,
riesce a far accettare il suo progetto al Governo degli Stati
Uniti.Nel suo libro «Praktischer Idealismus», Kalergi dichiara che
gli abitanti dei futuri “Stati Uniti d’Europa” non saranno i
popoli originali del Vecchio continente, bensì una sorta di
subumanità resa bestiale dalla mescolanza razziale. Egli afferma
senza mezzi termini che è
necessario incrociare i popoli europei con razze asiatiche e di
colore, per creare un gregge multietnico senza qualità e facilmente
dominabile dall’elite al potere.«L’uomo
del futuro sarà di sangue misto. La razza futura
eurasiatica-negroide, estremamente simile agli antichi egiziani,
sostituirà la molteplicità dei popoli, con una molteplicità di
personalità. Benché nessun libro di scuola parli di Kalergi, le sue
idee sono rimaste i principi ispiratori dell’odierna Unione
Europea. La convinzione che i popoli d’Europa debbano essere
mescolati con negri e asiatici per distruggerne l’identità e
creare un’unica razza meticcia, sta alla base di tutte le politiche
comunitarie volte all’integrazione e alla tutela delle minoranze.
Non
si tratta di principi umanitari, ma di direttive emanate con spietata
determinazione per realizzare il più grande genocidio della storia.
L’incitamento
al genocidio è anche alla base dei costanti inviti dell’ONU ad
accogliere milioni di immigrati per compensare la bassa natalità
europea. Secondo un rapporto diffuso all’inizio del nuovo
millennio, gennaio 2000, nel rapporto della “Population division”
(Divisione per la popolazione) delle Nazioni Unite a New York,
intitolato: “Migrazioni di ricambio: una soluzione per le
popolazioni in declino e invecchiamento, l’Europa avrebbe bisogno
entro il 2025 di 159 milioni di immigrati. Ci si chiede come sarebbe
possibile fare stime così precise se l’immigrazione non fosse un
piano studiato a tavolino. È certo infatti che la bassa natalità di
per sé potrebbe essere facilmente invertita con idonei provvedimenti
di sostegno alle famiglie. È altrettanto evidente che non è
attraverso l’apporto di un patrimonio genetico diverso che si
protegge il patrimonio genetico europeo, ma che così facendo se ne
accelera la scomparsa. L’unico scopo di queste misure è dunque
quello di snaturare completamente un popolo, trasformarlo in un
insieme di individui senza più alcuna coesione etnica, storica
e culturale. In breve, le tesi del Piano Kalergi hanno costituito e
costituiscono tutt’oggi il fondamento delle politiche ufficiali dei
governi volte al genocidio dei popoli europei attraverso
l‘immigrazione di massa. G. Brock Chisholm, ex direttore
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dimosta di
avere imparato bene la lezione di Kalergi quando afferma: «Ciò
che in tutti i luoghi la gente deve fare è praticare la limitazione
delle nascite e i matrimoni misti (tra razze differenti), e ciò
in vista di creare una sola razza in un mondo unico dipendente da
un’autorità centrale»
Se
ci guardiamo attorno il piano Kalergi sembra essersi pienamente
realizzato. Siamo di fronte ad una vera terzomondializzazione
dell’Europa. Gli europei sono naufragati nel meticciato, sommersi
da orde di immigrati afro-asiatici. La piaga dei matrimoni misti
produce ogni anno migliaia di nuovi individui di razza mista: i
“figli di Kalergi”. Sotto la duplice spinta della disinformazione
e del rimbecillimento umanitario operato dai mezzi di comunicazione
di massa si è insegnato agli europei a rinnegare le proprie origini,
a disconoscere la propria identità etnica. I sostenitori della
Globalizzazione si sforzano di convincerci che rinunciare alla nostra
identità è un atto progressista e umanitario, che il “razzismo”
è sbagliato, ma solo perché vorrebbero farci diventare tutti come
ciechi consumatori. È più che mai necessario in questi tempi
reagire alle menzogne del Sistema, ridestare lo spirito di ribellione
negli europei. Occorre mettere sotto gli occhi di tutti il fatto che
l’integrazione equivale a un genocidio. Non abbiamo altra scelta,
l’alternativa è il suicidio etnico.
Badate
bene che il riconoscere le nostre origini non vuole assolutamente
essere un atto contro queste persone oggetto di immigrazione. Anzi
tutt'altro. Il voler affermare il nostro essere ITALIANI, vuol dire
affermare l'identità di tutti i popoli. Gli usi i costumi sono
caratteri fondamentali di tutte le epoche e di tutte le civiltà.
Abbiamo deciso di dirvi queste cose per non creare ulteriori
divisioni. Dobbiamo pensare che chi viene in Italia è la vittima di
una qualche guerra, magari organizzata appositamente per creare
questo stato di necessità. E incolpare gli immigrati, che sono le
vittime, francamente è da stupidi. Lo stesso Gheddafi ci aveva
avvertito che il suo Paese, la Libia, era l'ultimo ostacolo ad una
immigrazione di massa. E proprio dopo la sua uccisione, è avvenuto
quello che è sotto gli occhi di tutti. Il non vedere o il non capire
che vi è una regia dietro a tutto questo è da ingenui. Basterebbe
porre fine allo sfruttamento che le multinazionali impongono ai
popoli africani. Presidenti come Thomas Sankara, sono stati ammazzati
proprio perché sognavano e stavano riuscendo a liberare l'Africa
dalla schiavitù del mondo occidentale, fatto dalle multinazionali,
dai Capi di Governo occidentali servi dei potentati bancari. Non
cadiamo ancora nella trappola del divide et impera, ma uniamoci
insieme in una sola voce. Noi siamo il 99% del mondo, ma quelli che
ci sfruttano sono meno dell1%.
PERCHE'
AVERE PAURA?
Pino Arnone
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