Si suppone che lo spazio
riservato, sui libri di testo scientifici o su quelli universitari , a coloro
che hanno contribuito allo sviluppo scientifico sia proporzionato al loro reale
contributo che hanno fornito. Una tale affermazione ci lascerebbe senz'altro
rassicurati. Ma purtroppo non è così. E la prova di quanto diciamo ce la
fornisce la vicenda assurda del più grande genio che la scienza abbia mai avuto
l'onore di conoscere. Il suo nome è Nicola Tesla. Quanti di voi conoscono
Edison come padre dell'energia, e quanti invece Tesla. Ebbene sappiate che tutto ciò che ha
inventato Edison non ha un solo ricordo nelle applicazioni odierne, mentre
tutto ciò che ha a che fare con l'energia elettrica sfrutta in maniera più o
meno incisiva un qualche brevetto di Tesla. Ma veniamo al punto che ci
interessa: Abbiamo realmente bisogno del petrolio? Oppure è un fonte energetica
che ci viene imposta per ragioni economiche. Se parliamo di guerre abbiamo la
certezza, e su questo punto siamo fermi nel ribadirlo, che le stesse siano
mosse da ragioni economiche e di sfruttamento delle risorse. L' Iraq con la sua
vicenda del falso attentato dell' 11 settembre ce lo insegna. Ma facciamo un
piccolo riepilogo di quanti scienziati negli anni hanno affermato di avere la
soluzione alla mancanza di energia o alla limitatezza della stessa. Già verso
gli inizi del secolo Tesla parlava dell'etere come di una forma di energia
gratis per tutti, e visto il beneficio e il contributo che ha portato
all'umanità nell'ultimo secolo senz'altro non va annoverato fra i folli
ciarlatani che parlano per dare aria alla propria bocca. Conseguenza di queste
sue affermazioni: tagli dei fondi per i propri studi, morto in solitudine salvo
poi requisire tutti gli studi e tutte le carte da parte del governo americano.
Perché appropriarsi degli studi di un uomo non menzionato dalla scienza,
boicottato e non tenuto assolutamente in considerazione? Di cosa parlava anche
Tesla nelle sue ricerche: un modo attraverso cui modificare il clima, FATTO,
DAL GOVERNO AMERICANO CON IL PROGETTO HAARP, progetto per causare terremoti
artificiali, FATTO, E MOLTI SOSPETTI CADONO ANCHE SUI TERREMOTI NOSTRANI,
l'AQUILA E REGGIO EMILIA, ecc.
Il caso della fusione fredda.
Negli anni ottanta fece clamore l'affermazione di due scienziati Fleischmann e
Pons che annunciarono al mondo la scoperta della fusione fredda. Cioè spiegarono al mondo che era
possibile ottenere energia a costi irrisori, ma soprattutto pulita.
Naturalmente le lobby del petrolio tremavano. Giro pochi mesi e i due
scienziati furono costretti a ritirarsi a vita privata, e in seguito arrivarono
le smentite della scienza ufficiale su quanto affermato dai due: sono dei pazzi
ciarlatani. Ma ancora prima negli anni 70 Omero Speri mise in pratica un motore
a fusione fredda, che avrebbe soppiantato per sempre gasolio e benzina. Al
prototipo collaborò anche Piero Zorzi. Dichiarerà il figlio di Speri a Report
Rai3: furono “obbligati” ad andare in Israele per presentare il loro motore, ma
dal ritorno dal viaggio decisero di non continuare più gli studi. Altri
ciarlatani pazzi con mania di gloria. Sulla questione della fusione fredda mise
la sua pietra tombale il MIT, che è il polo tecnologico più avanzato al mondo,
il quale affermò che la fusione fredda è mera spazzatura, e nel 1991 fu il celebre petroliere Bush nonché Presidente
degli USA a chiedere al MIT di dire la
sua. Domanda: ma non è che un petroliere è troppo interessato alla vicenda per
essere imparziale? E chi finanzia il MIT? E se qualche eminente scienziato del
MIT avesse detto magari che la fusione fredda era realtà, ne avrebbe fatto
ancora parte? Tutte domande provocatorie ma alle quali non possiamo dare una
risposta certa, pur avendo un'opinione certa. Ma cosa accade sempre nel 1991 ad
opera di Eugene Mallove caporedattore del MIT: disse che la relazione sulla
fusione fredda e i relativi risultati erano stati manipolati. Lo stesso si
dimise per l'indignazione e nel 1999 pubblicò un libro dove spiegava e
denunciava la frode sulla fusione fredda. Un altro pazzo ciarlatano in preda
alla mania di notorietà. Questo folle pazzo morì a 57 anni ucciso a bastonate e
gli inquirenti archiviarono il caso come tentativo di rapina. Con il documento ,
rapporto 41, l'ENEA attestò pubblicamente che si aveva sia la trasmutazione
della materia e sia che l'energia ottenuta era superiore a quella utilizzata
per ottenere la fusione fredda. Ci penseranno i più alti dirigenti dello stesso
ente ad insabbiare tutto. Ad essere informato sulla vicenda fu Carlo Rubbia,
premio Nobel, oltre che Nature una delle
riviste più autorevoli in materia, la quale in tutta risposta disse di non
avere spazio editoriale sulla rivista. Ma come? Qualcuno dice di poter
risolvere i problemi del mondo e non c'è spazio su di una rivista?
Successivamente anche scienziati giapponesi, Arata e Yue-Chang hanno confermato
la realtà della fusione fredda. Nel 1998
altri ricercatori giapponesi giungono agli stessi risultati. Nel 2002 il
laboratorio di San Diego della Marina Usa conferma i risultati positivi della
fusione fredda. Nel 2012, dopo che le vite accademiche, ma non solo, di
Fleischmann e Pons sono state letteralmente distrutte anche la Nasa ammette di
aver sviluppato motori a fusione fredda. Nonostante tutto la fusione fredda non
è mai entrata nei libri scientifici, anzi il suo nominarla è accostato alla
fantascienza di qualche pazzo visionario. Il 14 gennaio il reattore Rossi
Focardi, che va sotto il nome di E-Cat viene presentato al pubblico con
risultati a dir poco sbalorditivi, sperando in una commercializzazione a breve,
lobby petrolifere permettendo.
Ma nel frattempo le invenzioni
volte a far allontanare i popoli dalla schiavitù delle fonti di energia fossile
ha conosciuto altre brillanti invenzioni come il motore Stirling che fu
inventato addirittura nel 1816, oppure il moltiplicatore di energia di Fernando
Sixto Ramos, un inventore peruviano in grado di aumentare la forza lavoro
iniziale in un rapporto di 1:20. Nonostante abbia avuto un importante
riconoscimento nel 2012 alla Fiera delle
invenzioni di Ginevra la sua sorte è stata quella di finire ben presto
nell'oblio più totale. Poi c'è Gordon W. Walde un signore americano che è
riuscito ad ottenere corrente continua dagli alberi. Praticamente energia
pulita e infinita per tutti. Oppure l'incredibile storia di Wilhelm Reich uno
scienziato austriaco scopritore della cosiddetta energia orgonica. Praticamente
giunse alle stesse conclusioni di Tesla e cioè alla presenza di una forza di
energia primordiale e gratuita, ma soprattutto infinita. Ma soprattutto essendo
la sua natura quella di medico applicò tale conoscenza alla cura delle
malattie, avendo intuito che le stesse non sono altro che uno scompenso
energetico che avviene a livello cellulare e che è origine di tutte le
malattie. Il suo processo di cura consisteva proprio nel riportare in
equilibrio tale livello energetico. Naturalmente la medicina ufficiale invece
di indagare sulla veridicità di una tale affermazione, il primo passo che mosse
fu quello di accusare come ciarlatano il dott. Reich. Nel 2009 Armando
Vecchietti in un articolo comparso sul Resto del Carlino, non fece altro che
confermare le scoperte di Reich. Reich fu attaccato e contro di lui si mise in
moto la macchina del fango, tant'è che nel 1940 chiese aiuto ad Einstein per
verificare l'effettivo funzionamento del suo dispositivo. Immediatamente dopo
la verifica Einstein confermò l'aumento di temperatura senza nessuna fonte di
calore, ma dopo soli pochi giorni ritrattò tutto senza un giustificato motivo.
Nel 1953 dopo che la cittadina di Washington fu colpita da una grave siccità
Reich accettò la sfida di far piovere in quella zona attraverso il suo
macchinario, modificando l'energia orgonica dell'atmosfera vincendo la
scommessa. Ricordate HAARP l'attuale processo di modifica del clima messo in
piedi dagli USA attraverso le scie chimiche? Ma il 10 febbraio 1954 la FDA
l'organo di controllo della scienza ufficiale e della medicina chiese la messa
a bando dei macchinari orgonici di Reich..Il 23 agosto 1956 ben 6 tonnellate di
materiale scientifico di Reich vengono bruciati nell'inceneritore di
Gansevoort. Perché se Reich era solo un ciarlatano? Perché distruggere le
pazzie di un ciarlatano?
Nel 1957 dopo essere stato rinchiuso
nel penitenziario federale, pochi giorni prima del suo rilascio su cauzione
morì prematuramente.... causa morte per infarto. Il suo ex compagno di carcere
e la famiglia sosterranno l'ipotesi dell'omicidio. Anche il suo allievo con cui
stava condividendo la condanna morirà suicida. Naturalmente questo breve
escursus sul trattamento che la scienza ufficiale ha riservato a taluni
scienziati non vuole assolutamente essere esaustivo, ma è altrettanto
innegabile come di fatto vi siano delle lobby di potere che agiscano al di
sopra degli Stati Nazione.
E complice di questi
insabbiamenti continui è senz'altro la classe politica collusa e servizievole
nei confronti delle lobby di potere. Non è accettabile che una affermazione
fatta da un qualsivoglia scienziato con un minimo di credibilità non possa
essere messa al vaglio della sua veridicità o meno, o peggio ancora che gli
scopritori delle stesse tecnologie debbano andare incontro a morti violente o
sospette. Ancora una volta la vera differenza la può fare solo la nostra
informazione.
Dobbiamo assolutamente iniziare
ad agire come Popolo, il cui unico obiettivo deve essere il bene comune. Un'ultima informazione: nel 2006 al
Bilderberg Putin era considerato un problema perché voleva scambiare il petrolio
in rubli, gli hanno applicato un embargo, il Presidente dell'Iran Ahmadinejad
voleva scambiare il petrolio in euro, l'hanno accusato di terrorismo, Chavez
presidente del Venezuela voleva scambiare il petrolio in euro, gli è stanno
indotto un cancro come detto da uomini vicino a lui. Nel 2006 hanno partecipato
a questo incontro uomini come Monti, Scaroni, Elkann, Bernabè,Padoa Schioppa,
Tremonti, tutti personaggi che si sono distinti per aver favorito le lobby di
potere e contro cui nessun tribunale onesto avrebbe avuto problemi ad emettere
una sentenza di accusa per alto tradimento della Nazione Italia.
Pino Arnone
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