mercoledì 22 aprile 2015

LA BANCA COMUNALE DEI CITTADINI


L’ associazione Popolo Sovrano,  propone la costituzione di una Banca Pubblica al servizio dei cittadini e per lo sviluppo economico, una banca che non debba fare utili; che l'utile sia l'interesse dei cittadini, l'interesse comune, ribadito dall’ art. 43 della Costituzione.
Si, la Banca Comunale è  un strumento per fare politica pubblica, più democratica e partecipativa che permette alla Comunità, insieme allo Stato, di risolvere le necessità primarie dei Cittadini; Si tratta di uno strumento finanziario con proposito sociale, il cui fine è di portare risorse alla popolazione più esclusa. Il suo orientamento è il trasferimento diretto delle risorse, che finanzi  le famiglie e le piccole/medie imprese, che non faccia reddito, non faccia finanza, ma faccia la banca;
Come funziona?  Fondamentalmente le regole sarebbero le stesse di una qualsiasi banca commerciale privata.

Quali i costi per le transazioni?  Oggi circa il 98% del denaro è elettronico. Infatti i costi di questa banca sarebbero pari al costo di mantenimento, per esempio, dell'Ufficio Anagrafe: qualche impiegato con i relativi computer. Inoltre, la tesoreria comunale verrebbe gestita dal Comune stesso risparmiando quindi i costi di gestione, che andrebbero a quella privata.

Per il credito e il Mutuo per la casa?   Quando la banca vi concede il mutuo, vi presta del denaro che non possiede (regolamento Ce 1745/2003), lo crea dietro la vostra garanzia (la vostra stessa casa che mettete a rischio) con il meccanismo della riserva frazionaria. Detto questo possiamo affermare che dietro autorizzazione del Sindaco e di una “commissione crediti”, il Comune potrebbe benissimo creare il denaro per concederlo al cittadino per la costruzione della casa, potrebbe farlo anche a tasso 0 (ZERO), ma noi supponiamo di prestare e riscuotere a tassi (2-3 %), condizioni ( 20-35 anni).

                                                      Vantaggi per la comunità.

L'aspetto etico - Il Comune che concede il prestito al cittadino lo farebbe come qualsiasi altro servizio, senza scopo di lucro e i profitti andrebbero ridistribuiti per opere di pubblica utilità, quindi riduzione delle tasse.

Il Territorio - Il Comune potrebbe valutare l'effettivo bisogno del cittadino tenendo in considerazione l'aspetto urbanistico e ambientale. Quindi se nella città esistono molte abitazioni in vendita e fatiscenti perché gli occupanti sono andati via, il Comune per curare l'aspetto urbanistico e ambientale, potrebbe concedere il mutuo a tassi di interesse inferiori, per l'acquisto di una casa da ristrutturare, anziché deturpare ancora il territorio. La Banca Comunale potrebbe valutare la condizione sociale del cittadino: dare priorità al cittadino senza casa anziché a quello che possiede già un'abitazione. La banca commerciale invece non fa nulla di tutto ciò, ma valuta solo l'aspetto della solvibilità del richiedente. In una città la Banca Comunale concerebbe prestiti a un tasso di interesse adeguato alle possibilità del cittadino, questo sempre perché il Comune deve curare e garantire servizi a tutti i cittadini avendo cura dei meno abbienti.

Non posso pagare più le rate - Se il cittadino, per un qualsiasi motivo, non riuscisse più a pagare le rate potrebbe essere supportato, sempre per la tutela globale della comunità e posto in  condizioni atte a superare la criticità, ad esempio con la sospensione temporanea del pagamento delle rate. Se poi il cittadino fosse proprio impossibilitato ad onorare il debito, in extremis il Comune, potrebbe restituirgli il capitale versato, requisire  l'abitazione o per cederla ad un altro cittadino, oppure per adibirla, ad esempio, a scuola, asilo, palestra, casa per anziani, circolo ricreativo,etc. La banca commerciale in questi casi, a differenza della Banca Comunale, requisisce l'immobile e lo mette in vendita recuperando crediti ed interessi che non gli appartengono e non gli appartengono per il semplice fatto che sono stati i cittadini - con il proprio lavoro - a produrre una nuova ricchezza nel Comune (la casa), mentre la banca commerciale privata ha digitato solo una cifra sul pc (creazione del denaro dal nulla), godendo pure degli interessi!

I Controlli - Avete mai visto la Guardia di Finanza o altri organi di controllo come i revisori dei conti entrare in una banca commerciale? Nella Banca Comunale, gli organi di controllo dello Stato o anche i cittadini stessi su richiesta, potrebbero visionare il libri contabili. Attualmente le banche commerciali vengono controllate dalla Banca d'Italia s.p.a., ma se i soci della Banca d'Italia s.p.a sono le stesse banche commerciali questo significa che Banca d’Italia S.p.a è il controllore di se stessa!

I Profitti - Come già detto per i servizi, gli interessi pagati dal contraente del mutuo andrebbero nelle casse del comune e poi quindi utilizzati per opere di pubblica utilità come scuole, strade giardini, etc.. Quindi tradotto in parole semplici, meno tasse per tutti, riducendo il peso degli oneri e degli interessi sul debito, in modo tale da potersi sottrarre alla folle politica di austerity e poter immediatamente  ridurre le tasse a favore di famiglie ed imprese locali.

Ricordando a sostegno di questa  soluzione, il richiamo  all’art.123 del TFUE del Unione Europea, dove si evince la possibilità  per lo Stato Italiano  di nazionalizzare  una banca, la quale acceda alla liquidità della BCE e finanzi il suo debito ad un tasso di interesse appena superiore a quello applicato dalla BCE stessa  ( dello 0,05%) e in ogni caso sempre molto inferiore a quello di mercato, che va ricordato è attualmente superiore al 4% . Stiamo parlando qui di come “OTTENERE circa 90 MILIARDI annui” risparmiando sugli interessi, sulla rendita che da decenni lo Stato italiano paga a investitori esteri, banche e anche a investitori italiani; In questo modo, un’enorme massa di liquidità monetaria riesce ad essere trasmessa al settore privato, senza andare a violare la lettera dei trattati Europei.

E’ dunque una nuova forma di sostegno pubblico, per il sociale e l’economia reale?
Si, partendo dal presupposto che non ci può essere una rivoluzione se non si stringe una forte relazione con il popolo, “ la Banca Comunale” è democrazia economica, dove coinvolgimento e diritto sociale, lo spirito di cooperazione e la partecipazione della popolazione sono elementi predominanti.

Lo sforzo di capire come stanno realmente le cose è fondamentale;  se non si capisce la dinamica del debito, della creazione della moneta, non si capisce il mondo.

Insieme ce la faremo! 

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