L’ associazione Popolo Sovrano,
propone la costituzione di una Banca Pubblica al servizio dei cittadini e per lo sviluppo
economico, una banca che non debba fare utili; che l'utile sia l'interesse dei
cittadini, l'interesse comune, ribadito dall’ art. 43 della Costituzione.
Si, la Banca Comunale è un strumento per fare politica pubblica, più
democratica e partecipativa che permette alla Comunità, insieme allo Stato, di
risolvere le necessità primarie dei Cittadini; Si tratta di uno strumento
finanziario con proposito sociale, il cui fine è di portare risorse alla
popolazione più esclusa. Il suo orientamento è il trasferimento diretto delle
risorse,
che finanzi le famiglie e le piccole/medie
imprese, che non faccia reddito, non faccia finanza, ma faccia la banca;
Come funziona? Fondamentalmente le regole sarebbero le stesse di una
qualsiasi banca commerciale
privata.
Quali i costi per le
transazioni? Oggi circa il 98% del denaro è
elettronico. Infatti i
costi di questa banca sarebbero pari al costo di
mantenimento, per esempio, dell'Ufficio Anagrafe: qualche impiegato con i relativi
computer. Inoltre, la tesoreria comunale verrebbe gestita dal Comune stesso
risparmiando quindi i costi di gestione, che andrebbero a quella privata.
Per il credito e il Mutuo per
la casa? Quando la banca vi
concede il mutuo, vi presta del denaro che non possiede (regolamento Ce 1745/2003),
lo crea dietro la vostra garanzia (la vostra stessa casa che mettete a rischio)
con il meccanismo della riserva frazionaria.
Detto questo possiamo affermare che dietro autorizzazione del Sindaco e di una
“commissione crediti”, il Comune potrebbe benissimo creare il denaro
per concederlo al cittadino per la costruzione della casa,
potrebbe farlo anche a tasso 0 (ZERO), ma noi supponiamo di prestare e riscuotere a tassi (2-3 %),
condizioni ( 20-35 anni).
Vantaggi per la comunità.
L'aspetto etico - Il Comune che concede il prestito al cittadino lo farebbe come
qualsiasi altro servizio, senza scopo di lucro e i profitti andrebbero
ridistribuiti per opere di pubblica utilità, quindi riduzione delle tasse.
Il Territorio - Il Comune potrebbe valutare l'effettivo bisogno del
cittadino tenendo in considerazione l'aspetto urbanistico
e ambientale. Quindi se nella città esistono molte abitazioni in
vendita e fatiscenti perché gli occupanti sono andati via, il Comune per curare
l'aspetto urbanistico e ambientale, potrebbe concedere il mutuo
a tassi di interesse inferiori, per l'acquisto di una casa da
ristrutturare, anziché deturpare ancora il territorio. La Banca Comunale potrebbe valutare la
condizione sociale del cittadino: dare priorità al cittadino senza casa
anziché a quello che possiede già un'abitazione. La banca commerciale
invece non fa nulla di tutto ciò, ma valuta solo l'aspetto della solvibilità
del richiedente. In una città la Banca Comunale concerebbe
prestiti a un tasso
di interesse adeguato alle possibilità del cittadino, questo
sempre perché il Comune deve curare e garantire servizi a tutti i cittadini
avendo cura dei meno abbienti.
Non posso pagare più le rate - Se il cittadino, per un qualsiasi motivo, non
riuscisse più a pagare le rate potrebbe essere supportato, sempre per
la tutela globale della comunità e posto in
condizioni atte a superare la criticità, ad esempio con la
sospensione temporanea del pagamento delle rate. Se poi il cittadino fosse
proprio impossibilitato ad onorare il debito, in extremis il Comune,
potrebbe restituirgli il capitale
versato, requisire l'abitazione o per cederla ad un altro
cittadino, oppure per adibirla, ad
esempio, a scuola, asilo, palestra, casa per anziani,
circolo ricreativo,etc. La banca commerciale in questi casi, a
differenza della Banca Comunale, requisisce l'immobile e lo mette in vendita
recuperando crediti ed interessi che non gli appartengono e non gli
appartengono per il semplice fatto che sono stati i cittadini - con
il proprio lavoro
- a produrre una nuova ricchezza nel Comune (la casa), mentre la banca commerciale privata ha digitato solo una cifra sul
pc (creazione del denaro dal nulla), godendo pure degli interessi!
I Controlli - Avete mai visto la Guardia di Finanza o altri organi di
controllo come i revisori dei conti entrare in una banca commerciale? Nella Banca Comunale, gli
organi di controllo dello Stato o anche i cittadini stessi su richiesta, potrebbero
visionare il libri contabili. Attualmente le banche commerciali
vengono controllate dalla Banca d'Italia s.p.a., ma se i soci della Banca
d'Italia s.p.a sono le stesse banche commerciali questo significa che Banca
d’Italia S.p.a è il controllore di se stessa!
I Profitti - Come già detto per i servizi, gli interessi pagati dal contraente del mutuo
andrebbero nelle casse del comune e poi quindi utilizzati
per opere di pubblica utilità come scuole, strade giardini,
etc.. Quindi tradotto in parole semplici, meno
tasse per tutti,
riducendo il
peso degli oneri e degli interessi sul
debito, in modo tale da potersi sottrarre alla folle politica di austerity
e poter immediatamente ridurre le tasse
a favore di famiglie ed imprese locali.
Ricordando a sostegno di questa soluzione, il richiamo all’art.123 del TFUE del Unione Europea, dove
si evince la possibilità per lo Stato Italiano
di nazionalizzare una banca, la quale acceda alla
liquidità della BCE e finanzi il suo debito ad un tasso di interesse appena
superiore a quello applicato dalla BCE stessa
( dello 0,05%) e in ogni caso sempre molto inferiore a quello di
mercato, che va ricordato è attualmente superiore al 4% . Stiamo parlando qui
di come “OTTENERE circa 90 MILIARDI annui” risparmiando sugli interessi, sulla
rendita che da decenni lo Stato italiano paga a investitori esteri, banche e
anche a investitori italiani; In questo modo, un’enorme massa di liquidità
monetaria riesce ad essere trasmessa al settore privato, senza andare a violare
la lettera dei trattati Europei.
E’ dunque una nuova forma di
sostegno pubblico, per il sociale e l’economia reale?
Si, partendo dal presupposto che non
ci può essere una rivoluzione se non si stringe una forte relazione con il
popolo, “ la Banca Comunale” è
democrazia economica, dove coinvolgimento e diritto sociale, lo spirito di
cooperazione e la partecipazione della popolazione sono elementi predominanti.
Lo sforzo di capire come stanno
realmente le cose è fondamentale; se non
si capisce la dinamica del debito, della creazione della moneta, non si capisce
il mondo.
Insieme ce la faremo!
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